SEDE:VIA ORLANDA 41/A 30173 MESTRE VENEZIA C/O LINEA80
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Camping Club Mestre Venezia
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SI AVVISANO I SOCI CHE LA SEDE DEL CLUB RIMANE CHIUSA LUGLIO / AGOSTO
50°ANNIVERSARIO DEL CLUB - 1962 2012 -
1. Il camper è un mezzo e non un fine. Non importa se è nuovo, se è grande, se è veloce, se è… Il camper è solo uno strumento nelle tue mani.
Il Club ha mosso i primi passi con la denominazione “Campeggio Club Venezia” intorno al 1955 con Sede a S. Luca al n.4607 di Venezia, per merito dell’ avv. Attilio Dian, stretto collaboratore dell’allora Presidente Federale avv. Lamberto Ariani e veniva riconosciuto affiliato alla stessa Federazione con apposito atto in data 5 ottobre 1962, data in cui il Club assume una connotazione ufficiale. Con atto del 27 febbraio 1964 il tribunale Civile di Firenze certificava che la Federazione poteva istituire nelle varie provincie italiane Sedi secondarie, quali membri della Federazione medesima e prendeva atto che a Venezia si era costituito il campeggio Club Venezia. A seguito di ciò l’Avv. Dian chiedeva in data 7 Luglio 1964 al Tribunale di Venezia che il club venisse iscritto nel Libro delle persone giuridiche presso lo stesso Tribunale, cosa questa che avveniva nello stesso giorno al n.16 d’ordine, con la denominazione “Federazione Italiana del Campeggio e del Caravannig Campeggio Club Venezia” e che l’avv. Dian neera il legale rappresentante. Nel frattempo la terraferma veneziana prendeva sempre più sviluppo, con l’insediamento di varie attività commerciali, tra le quali quelle del settore del plen-air, come le ditte Slongo (Linea 80) e Antolini, i cui titolari si fecero promotori di aprire in terraferma la nuova sede del Club. L’avv. Dian, da buon veneziano, non fu d’accordo sullo spostamento della Sede in terraferma e, pur rimanendo membro della Federazione Nazionale, cedette la presidenza al Sig. Sergio Beltrame, il quale, con la collaborazione appunto dei Sigg. Slongo e Antolini, che procurarono la Sede in Via Orlanda a Mestre, vedeva convogliare nel Club gli acquirenti dei mezzi ricreazionali (tende, carrelli tenda, caravan). Al Sig. Beltrame succedette alla presidenza il Sig. Carlo Degan, che proseguì nell’opera intrapresa dal precedente Presidente. La sede del Club si sposta in via Galvani, 2 a Marghera Ve. Bisogna attendere i primi anni 70 e precisamente il 16.02.73 con l’avvento del Presidente, allora cap. Giuseppe Verbais, per registrare una vera e propria trasformazione del Club, il quale sotto la spinta di molti Soci cambiò il nome in “Camping Club Mestre Venezia”. Con la nascita delle Regioni, Verbais intuisce la prospettiva e crea l’8 aprile 1973 assieme agli altri Club del Veneto “Il Comitato del Campeggio della Regione Veneto”, assumendone la Presidenza e rimanendo in carica fino al 1985. Sotto la sua presidenza il Club assunse un’importanza rilevante, facendosi conoscere nell’ambito territoriale con molte iniziative, tra le quali spicca l’organizzazione, per tre anni consecutivi in località S. Giuliano e con l’aiuto dei componenti del Comitato Provinciale del Campeggio, di tre Fiere interregionali di settore. Questi eventi, tramite la stampa regionale, ebbero vasta risonanza e consentì al Club una capacità contrattuale, con la Giunta Regionale del Veneto, fino a giungere a concordare e comporre con essa il testo del Regolamento Regionale dei Campeggi, ricevendo prestigio e considerazione anche dalla FAITA(Federazione dei Gestori dei Campeggi), naturale controparte, per la difesa dei campeggiatori dalle speculazioni tariffarie. Il Presidente Verbais fu Consigliere Nazionale e anche Direttore Responsabile della Rivista “Il Campeggio Italiano”, insomma persona che interpretò con profitto il proprio ruolo e che contribuì in maniera determinante alla crescita di questo Club e della Federazione, dedicandosi quasi a tempo pieno. Nel 1985 viene trasferito e quindi lascia l’incarico della Presidenza al Sig. Luigino Basato che rimarrà in carica fino al 2000. Nel frattempo la Sede del Club aveva trovato ospitalità in un palazzetto di Via Vicolo Fucini (laterale di Via Cappuccina), ma dopo qualche anno il palazzetto fu destinato ad un’altra attività, per cui il Club dovette ricercare una nuova sede e, vista la poca disponibilità finanziaria, non poteva che trovare ospitalità gratuita in qualche Parrocchia. Qui subentra la provvidenziale disponibilità di don Gianfranco Pace, Parroco della chiesa S. Maria della Speranza in via Torre Belfredo, che accolse il Club con grande generosità e simpatia, tanto che la sede del Club nel 1999 seguì lo stesso Parroco quando venne trasferito nella chiesa di S. Barbara. Nel periodo della presidenza Basato ci fu un grande movimento all’interno del Club, in quanto nel mercato dei mezzi ricreazionali si andava affermando il camper, per cui i nuovi iscritti sentivano la necessità di nuove attività e servizi, come quello di avere un rimessaggio. Dopo lunghe ricerche il Club trovò una soluzione presso un’impresa di Marcon che mise a disposizione un’area attrezzata, ma questa purtroppo durò poco, in quanto il titolare cambiò idea nell’uso dell’area. L’altra attività importante di questo periodo fu quella di pubblicizzare il Club presso le rivendite di settore o partecipando alle manifestazioni locali. E’ anche da ricordare: la tradizionale festa di Carnevale con ballo, che era attesa con favore ogni anno da molti soci che partecipavano con le loro famiglie, parenti ed amici; l’organizzazione alla fine degli anni “80” di due Raduni a Fagagna che ha fatto conoscere il Club a livello del Triveneto; la lotta contro il caro prezzo dei Campeggi del nostro litorale Adriatico, intrapesa con il vice Presidente Franco Polesel che ha provocato nel “95” un incontro-dibattito al Centro Civico di Cà Savio dal titolo “Campeggio, vacanza d’èlite”. Basato fu anche vice Presidente del Comitato Provinciale, membro del Comitato Regionale e delegato Nazionale. Nel 2000 Basato, per ragioni di lavoro, dovette lasciare il Club e quindi la presidenza passò al Sig. Franco Polesel, il quale prosegui a tutti i livelli, coinvolgendo le istituzioni preposte e la stessa FAITA, la lotta contro la liberalizzazione dei campeggi, cercando con la Regione Veneto di incidere, quale difensore dei campeggiatori, nella stesura del regolamento delle strutture turistiche ricettive.Gli anni che hanno caratterizzato il superamento del secondo millennio furono difficili sia per la vita economica del paese che per quella del Club, in cui la gente non aveva più il tempo o meglio la voglia di partecipare ad una vita associativa, presa com’era dalla frenesia della vita quotidiana. Nel 2002 Polesel, a seguito di sopraggiunti incarichi politici, dette le dimissioni e subentrò pro-tempore il Vice Presidente Livio Malfi, il quale venne eletto Presidente nelle successive elezioni del giugno del 2003. Malfi incominciò ad organizzare la struttura del Club e la sua funzionalità, dando ai Consiglieri eletti incarichi precisi, predisponendo con loro il nuovo Statuto, ricordando agli Organi Sociali i propri doveri nei confronti dei Soci e ai Soci le proprie responsabilità nei confronti del Club. Furono istituite delle riunioni mensili in Sede per i Soci, organizzati pranzi conviviali e uscite nei week-end, creato un notiziario bimestrale, il tutto per cercare di avvicinare i Soci alla frequentazione della Sede, di rafforzare un nuovo rapporto tra loro e di creare un Club partecipato, con la peculiarità di socializzare sia nel proprio interno, che con l’esterno. A questo scopo furono allacciati rapporti con altri Club ed iniziata una collaborazione con la Federazione Campeggiatori del Veneto e con la Confederazione Nazionale. Il convincimento che lo scambio di idee, di informazioni, di iniziative fra i Club confederati fosse un modo giusto di concepire la vita associativa, combattendo la tendenza di molti Club di isolarsi, ha portato il Club ad istituire, in collaborazione con l’Associazione Camperisti Veneziani di Mogliano un Meeting dal titolo: “Confedercampeggio, il ruolo dei Club”, che ha visto la partecipazione di molti Club del Nord Italia e la presenza del Presidente Confederale e Federale. La formazione di un pieghevole con i dati del Club e con ciò che esso offre, quale mezzo pubblicitario, ma soprattutto la creazione di un proprio Sito internet, ha dato una notevole spinta alla conoscenza dell’esistenza del Club, che si è tramutata, negli anni, in un aumento costante del numero dei Soci. I rapporti instaurati dal Club con l’Ente Turismo della Carinzia, ha contribuito all’organizzazione di tre Raduni nazionali in tre laghi diversi carinziani, facendo conoscere ai partecipanti le bellezze e la predisposizione per il plein air che questa Regione offre. La partecipazione poi ai Raduni Internazionali e dell’Amicizia con una propria delegazione che sfilava con il vessillo e dispensava il gagliardetto, ha fatto si che il Club venisse conosciuto anche a livello internazionale. Il Club è sempre impegnato nella ricerca, sia con le Istituzioni che con i privati, per l’apertura di nuovi rimessaggi e aree di sosta, dando la propria disponibilità e collaborazione. Dal 1° gennaio 2010 il Club ha finalmente una propria Sede, nella Casa delle Associazioni in via Gazzera Alta, 44 a Mestre, concessa dalla Municipalità di Chirignago-Zelarino. Nel 2011 il Club si è visto assegnare dalla Federazione del Veneto la targa istituita in memoria del suo segretario A.V.Tringali, scomparso prematuramente, quale miglior Club del Veneto, per aver registrato il maggior incremento del numero dei soci e per aver organizzato eventi in collaborazione con gli altri Club Veneti. E’ ovvio, ma doveroso far presente che, la Storia del Club non è stata fatta solo dai Presidenti menzionati, ma anche dai Consiglieri dei vari Direttivi e da quei Soci volonterosi che si sono avvicendati in questi 50 anni, tutti meritevoli di essere ricordati, indipendentemente dalla quantità e qualità del loro apporto.
Per portarti con libertà dove vuoi.
Ma la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri.
2. Rispetta in Italia come all'estero le norme e le leggi, da persona oltre che da camperista. In particolare, per quanto riguarda la sosta fuori da
Campeggi o aree attrezzate, laddove sia consentito, parcheggia sempre il camper all'interno degli spazi riservati alle autocaravan e, in Italia.
Ricordati di rispettare l'art.185 e le altre norme del Codice della Strada.
3. Fuori da campeggi e aree attrezzate non utilizzare piedini di stanziamento o cavalletti vari; non stendere panni ad asciugare, non aprire tende o
Verande, non tirare fuori tavoli o sedie per il pranzo, soprattutto nei pubblici parcheggi e nelle piazze.
4. Serviti delle strutture esistenti per lo scarico delle acque chiare reflue o, in loro assenza, scarica nei posti o nei luoghi più consoni (fa fede il senso di civiltà di ognuno); inoltre non lasciare rifiuti fuori dagli appositi contenitori. In ogni caso lascia il luogo che hai visitato e dove hai sostato nelle stesse condizioni in cui lo hai trovato.
5. Quando viaggi (vicino o lontano da casa), chiediti perché viaggi: è importante saperlo prima, nel mentre, e dopo. E non cercare l'esotico, cerca l'autentico.
6. Prima di partire, informati sulla storia e sulla cultura del paese o della nazione di destinazione. Una volta in loco, rispetta le persone, l'ambiente e il patrimonio storico e culturale che troverai.
7. Lascia a casa le certezze e porta nel tuo camper lo spirito di adattamento e la voglia di conoscere, da pari a pari. E se ti è possibile, arrangiati con il dialetto o la lingua locale senza imporre la tua.
8. Non ostentare ricchezza stridente rispetto al tenore di vita locale se è più basso del tuo. Prima di effettuare scatti o riprese video chiedi il permesso. E infine, non assumere comportamenti offensivi per usi e costumi locali.
9. Non accontentarti di foto e diapositive: pensa ai rapporti umani, ai contatti con gli altri, a spiegare il senso del tuo viaggio, il tuo essere viaggiatore e la tua voglia di conoscere. Porta con te il senso dell'amicizia e fai in modo di trasformarti sempre in un ambasciatore di pace.
10. Una volta rientrato a casa, coltiva le relazioni allacciate in viaggio. E mantieni le promesse fatte.
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